Che cosa significa Formazione Continua e perché sarà la strada da percorrere

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L’importanza della formazione continua è fondamentale nel mondo odierno, sia per lo sviluppo personale che per una carriera di successo. Oltre alle soft skill, come la comunicazione efficace, la leadership e la collaborazione, è cruciale acquisire e migliorare anche le hard skill. Le hard skill sono competenze specifiche e misurabili che riguardano abilità tecniche e conoscenze specializzate in determinati settori.

Ad esempio, nel campo dell’informatica, le hard skill includono la programmazione, la gestione dei database, la sicurezza informatica e l’analisi dei dati. Queste competenze sono fondamentali per tenersi al passo con i rapidi sviluppi tecnologici e per avere successo in un settore altamente competitivo.

Nel settore finanziario comprendono la capacità di analizzare i dati finanziari, la conoscenza delle procedure contabili, la gestione del rischio e l’interpretazione delle leggi finanziarie. Senza una solida base di hard skill in questo settore, sarebbe difficile prendere decisioni finanziarie informate e fornire consulenza efficace ai clienti.

In settori come l’ingegneria riguardano la progettazione e la modellazione 3D, la conoscenza degli standard di sicurezza, l’utilizzo di software specifici e la comprensione dei principi dell’ingegneria. Queste competenze sono essenziali per affrontare compiti complessi e risolvere problemi tecnici in modo efficiente ed efficace.

La formazione continua consente di acquisire e affinare queste hard skill, mantenendosi aggiornati sulle ultime tendenze e innovazioni nel proprio settore. Inoltre, combinare soft skill e hard skill permette di creare un profilo professionale completo e desiderabile, che può aprirsi a nuove opportunità di carriera e favorire l’avanzamento professionale.

Gestione del tempo e dei costi

La formazione continua presenta alcune sfide, tra cui la gestione del tempo e dei costi, tuttavia esistono modi per superare tali ostacoli. Negli ultimi anni l’apprendimento online è diventato sempre più accessibile e conveniente, offrendo la possibilità di seguire corsi e acquisire nuove competenze senza la necessità di spostarsi fisicamente. Inoltre, adottare un approccio flessibile alla formazione è di grande aiuto nel conciliare impegni lavorativi e vita privata, permettendo di dedicare del tempo all’apprendimento continuo

Risorse finanziarie per la formazione continua

Per sostenere la formazione continua, esistono diversi strumenti di finanziamento, tra cui il Fondo Sociale Europeo (FSE). Il FSE è uno dei principali fondi strutturali dell’Unione Europea, che ha come obiettivo di promuovere la coesione economica e sociale e di ridurre le disparità tra gli Stati membri e le regioni.

Il FSE finanzia progetti e iniziative volte a migliorare l’occupabilità, l’inclusione sociale, l’adattabilità, il capitale umano e la qualità dell’istruzione e della formazione. Tra le priorità del FSE, vi è quella di potenziare il capitale umano attraverso una formazione qualitativamente adeguata e coerente con le richieste del mercato del lavoro.

Per accedere ai finanziamenti del FSE, è necessario fare riferimento ai Programmi Operativi Regionali (POR), che sono i documenti di programmazione che definiscono gli obiettivi, le azioni, i beneficiari e le modalità di attuazione dei fondi europei a livello territoriale. Ogni regione ha il proprio POR, che tiene conto delle specificità e dei bisogni del territorio.

I POR prevedono la pubblicazione di avvisi pubblici o bandi, che dettagliano le caratteristiche e le condizioni per partecipare ai progetti finanziati dal FSE. Gli avvisi possono essere rivolti a diverse tipologie di soggetti, tra cui enti di formazione accreditati, imprese, associazioni, enti locali, scuole, università, ecc.

Tra le tipologie di interventi finanziabili dal FSE, vi sono quelli relativi alla formazione continua, ovvero quella destinata ai lavoratori occupati o in cerca di occupazione, che vogliono migliorare o acquisire nuove competenze professionali. Viene erogata sotto forma di corsi, seminari, workshop, master, ecc., sia in modalità tradizionale che a distanza.

La formazione continua finanziata dal FSE riguarda diversi ambiti tematici, a seconda delle esigenze del territorio e dei settori produttivi. Alcuni esempi sono l’innovazione tecnologica e digitale, le competenze trasversali e linguistiche, la sicurezza sul lavoro, la sostenibilità ambientale, l’imprenditorialità, l’orientamento e il bilancio delle competenze, ecc.

Oltre al FSE, ci sono altri strumenti e opportunità per favorire e finanziare la formazione continua. Tra questi si segnalano i fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua, che sono organismi costituiti da organizzazioni sindacali e datoriali per gestire i contributi versati dalle imprese per la formazione dei propri dipendenti. I fondi offrono piani formativi su vari temi e settori, a cui le imprese possono aderire gratuitamente o con una quota di partecipazione.

Un altro strumento è il conto formazione, che è un credito individuale di cui dispongono i lavoratori dipendenti e autonomi per accedere a percorsi formativi di loro interesse. Il conto formazione si alimenta con i contributi versati dai datori di lavoro o dai committenti, con le risorse pubbliche destinate alla formazione continua e con le eventuali integrazioni dei lavoratori stessi.

Dati statistici

Per il periodo 2014-2020, il FSE ha stanziato circa 10 miliardi di euro per la formazione continua in Italia, pari al 18% del totale dei fondi europei destinati al nostro paese.

Secondo i dati dell’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro), nel 2019 i fondi interprofessionali hanno erogato circa 1,2 miliardi di euro per la formazione continua, a beneficio di oltre 2 milioni di lavoratori e oltre 300 mila imprese.

I pagamenti privati sono le spese sostenute direttamente dalle imprese o dai lavoratori per la formazione continua. Secondo l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), nel 2018 le spese private per la formazione continua sono state di circa 4,8 miliardi di euro, di cui il 72% a carico delle imprese e il 28% a carico dei lavoratori.

Il FSE è la fonte principale di finanziamento per la formazione continua in Italia, seguita dai pagamenti privati e dai fondi interprofessionali.

La partecipazione alla formazione continua in Italia è inferiore alla media europea (46% nel 2018) e presenta delle disparità territoriali e sociali. Le regioni del Nord hanno un tasso di partecipazione superiore a quelle del Centro e del Sud, mentre le donne, gli anziani, i meno istruiti e i lavoratori precari hanno minori opportunità di accedere alla formazione.

La formazione continua non è solo un dovere, ma anche un diritto e una risorsa per tutti i lavoratori. Per questo, è importante promuoverla e sostenerla a tutti i livelli, coinvolgendo le istituzioni, le parti sociali, gli enti formativi, le imprese e i singoli individui. Solo così potremo costruire una società più competente, dinamica e solidale.

Agenzia di formazione con sede a Torino, attiva nel settore dal 2012. Fondata con l'obiettivo di fornire soluzioni formative di alta qualità, l'agenzia si distingue per l'impegno costante nell'offrire programmi formativi innovativi e personalizzati.

La missione di Effetto Formazione è quella di contribuire allo sviluppo professionale e personale dei partecipanti, fornendo corsi e workshop progettati per rispondere alle esigenze del mondo contemporaneo. Grazie a una squadra di esperti nel campo della formazione e a istruttori qualificati, l’agenzia si impegna a creare un ambiente di apprendimento stimolante e coinvolgente.

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